Nei pazienti con mieloma, la Talidomide ( Thalomid ) migliora in modo significativo gli esiti, ma aumenta il rischio di eventi tromboembolici.
In uno studio randomizzato, in aperto, e multicentrico sono state confrontate Acido Acetilsalicilico ( Aspirina ) o Warfarin ( Coumadin ) a bassa dose prefissata versus Eparina a basso peso molecolare nella prevenzione del tromboembolismo nei pazienti con mieloma trattati con regimi a base di Talidomide.
In totale, 667 pazienti con mieloma non-trattato in precedenza, che avevano ricevuto regimi contenenti Talidomide e senza indicazioni cliniche o controindicazioni per una specifica terapia antipiastrinica o anticoagulante sono stati assegnati in maniera casuale a ricevere Aspirina ( 100 mg/die ), Warfarin ( 1.25 mg/die ) o Eparina a basso peso molecolare ( Enoxaparina 40 mg/die ).
L’endpoint composito primario includeva eventi tromboembolici gravi, eventi cardiovascolari acuti o morte improvvisa durante i primi 6 mesi di trattamento.
Dei 659 pazienti analizzati, 43 ( 6.5% ) hanno mostrato eventi tromboembolici gravi, eventi cardiovascolari acuti o morte improvvisa durante i primi 6 mesi ( 6.4% nel gruppo Aspirina, 8.2% nel gruppo Warfarin e 5.0% in quello Eparina a basso peso molecolare ).
Rispetto a Eparina a basso peso molecolare, la differenza assoluta è stata +1.3% ( P=0.544 ) nel gruppo Aspirina e +3.2% ( P=0.183 ) nel gruppo Warfarin.
Il rischio di tromboembolismo è stato 1.38 volte più alto nei pazienti in trattati con Talidomide senza Bortezomib.
Sono stati registrati 3 eventi di sanguinamento maggiore ( 0.5% ) e 10 minore ( 1.5% ).
In conclusione, nei pazienti con mieloma trattati con regimi a base di Talidomide, Aspirina e Warfarin hanno mostrato efficacia simile nel ridurre gli eventi tromboembolici gravi, gli eventi cardiovascolari acuti e la morte improvvisa rispetto a Eparina a basso peso molecolare, eccetto che nei pazienti anziani nei quali Warfarin si è dimostrato meno efficace di Eparina a basso peso molecolare. ( Xagena2012 )
Palumbo A et al, J Clin Oncol 2011; 29: 986-993
Emo2011 Onco2011 Farma2011