Dabigatran ( Pradaxa ) e Warfarin ( Coumadin ) sono stati confrontati per il trattamento del tromboembolismo venoso acuto ( VTE ) in un precedente studio.
Uno studio randomizzato, in doppio cieco, double-dummy di 2.589 pazienti con tromboembolismo venoso acuto trattati con Eparina a basso peso molecolare o Eparina non-frazionata per 5-11 giorni, ha confrontato Dabigatran 150 mg 2 volte al giorno con Warfarin.
L'esito primario, la recidiva sintomatica, tromboembolismo venoso oggettivamente confermato e i decessi correlati, durante i 6 mesi di trattamento, si sono verificati in 30 dei 1.279 pazienti trattati con Dabigatran ( 2.3% ) rispetto a 28 su 1.289 pazienti trattati con Warfarin ( 2.2%, hazard ratio, HR=1.08; differenza di rischio assoluto, 0.2%, P minore di 0.001 per il margine di non-inferiorità prespecificato per entrambi i criteri ).
L'endpoint di sicurezza, il sanguinamento maggiore, si è verificato in 15 pazienti trattati con Dabigatran ( 1.2% ) e in 22 che hanno ricevuto Warfarin ( 1.7%; HR=0.69 ).
Sanguinamenti di qualsiasi tipo si sono verificati in 200 soggetti trattati con Dabigatran ( 15.6% ) e 285 con Warfarin ( 22.1%; HR=0.67 ).
I decessi, gli eventi avversi e le sindromi coronariche acute sono risultati simili in entrambi i gruppi.
L’analisi raggruppata dei dati aggregati di questo studio RE-COVER II e dello studio RE-COVER ha mostrato un hazard ratio per tromboembolia venosa ricorrente di 1.09, per sanguinamento maggiore di 0.73 e per sanguinamento di 0.70.
In conclusione, Dabigatran ha effetti simili sulla ricorrenza di tromboembolismo venoso e comporta un minor rischio di sanguinamento rispetto a Warfarin per il trattamento del tromboembolismo venoso acuto. ( Xagena2014 )
Schulman S et al, Circulation 2014; 129: 764-772
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