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L’eccesso di peso è un fattore di rischio per la tromboembolia venosa ricorrente


L’eccesso di peso corporeo costituisce un fattore di rischio per un primo episodio di tromboembolia venosa. L’effetto dell’eccesso di peso sul rischio di recidiva di trombosi venosa non è ben definito.

Ricercatori dell’Università di Vienna hanno studiato 1.107 pazienti per un periodo medio di 46 mesi dopo un primo episodio di tromboembolia e interruzione della terapia anticoagulante.
Sono state escluse le donne incinte, i pazienti che richiedevano trattamenti antitrombotici a lungo termine e quelli con una trombosi precedente o secondaria, deficienza degli inibitori naturali della coagulazione, lupus anticoagulante o cancro.

L’end point dello studio era la recidiva di tromboembolia venosa sintomatica.

Un totale di 168 pazienti hanno presentato un episodio recidivante di tromboembolia venosa.

L’indice di massa corporea ( BMI, calcolato come peso in chilogrammi diviso per l’altezza in metri al quadrato ) medio è risultato significativamente più alto tra i pazienti con recidiva rispetto a quelli senza recidiva: 28.5 ( deviazione standard = 6,0 ) versus 26.9 ( P=0,01 ).

La relazione tra eccesso di peso corporeo e recidiva è risultata lineare; l’hazard ratio ( HR ) aggiustato per ogni punto di aumento dell’indice di massa corporea è risultato pari a 1.044 ( P
Quattro anni dopo l’interruzione della terapia anticoagulante, la probabilità di recidiva è stata del 9,3% tra i pazienti normopeso e del 16,7% e 17,5% tra quelli in sovrappeso e obesi, rispettivamente.

Rispetto ai pazienti normopeso, l’hazard ratio per la recidiva, aggiustata per età, sesso, fattore V di Leiden, mutazione G20210A nel gene della protrombina, alti livelli di fattore VIII e tipo di evento tromboembolico venoso iniziale, è stato di 1.3 ( P=0.20 ) tra i pazienti in sovrappeso e di 1.6 ( P=0.20 ) tra quelli obesi.

Il rischio attribuibile di popolazione corrispondente all’eccesso di peso è stato del 26.8%.

In conclusione, l’eccesso di peso è un fattore di rischio per la tromboembolia venosa ricorrente. ( Xagena2008 )

Eichinger S et al, Arch Intern Med 2008;168:1678-1683


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